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Taglio emissioni da record in Italia nel 2023, -6,5%
Italy for Climate, inverno mite, ma anche comportamenti virtuosi
L'Italia ha segnato nel 2023 il taglio di emissioni di gas serra più significativo mai registrato in una fase di crescita economica (escludendo gli anni della crisi finanziaria 2008-2009 e della pandemia). Con una diminuzione di 27 milioni di tonnellate, pari a -6,5% rispetto all'anno precedente, il Paese potrebbe tornare in traiettoria per centrare gli obiettivi europei al 2030. Per raggiungerli basterebbe tagliare ogni anno "solamente" 20 milioni di tonnellate di gas serra. È quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto "10 key trend sul clima" elaborato da Italy for Climate, rete di centri di ricerca e imprese promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile di Edo Ronchi. Il taglio delle emissioni è frutto di un mix di fattori: dalle temperature più elevate nei periodi invernali alla maggiore consapevolezza delle imprese, che hanno avviato investimenti in rinnovabili, e dei cittadini stessi, con comportamenti più attenti nei consumi quotidiani. Il settore elettrico ha registrato un calo record delle emissioni, con un decremento del 18% rispetto al 2022. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, che ha raggiunto quasi il 44% del totale, e al calo della produzione da combustibili fossili (-33 TWh), in particolare dal carbone. Nel 2023 per la prima volta nel nostro Paese eolico e fotovoltaico insieme hanno rappresentato oltre il 20% della produzione nazionale di energia elettrica. Lo scorso anno si è assistito al miglioramento nell'installazione di nuovi impianti fotovoltaici (mentre l'eolico resta ancora fermo al palo) che hanno superato i 5 Gw di potenza, più del doppio dell'anno precedente, ma ancora lontanissimi dagli 8 Gw della Spagna e, soprattutto, dai 14 Gw della Germania. Solo nel settore residenziale, anche grazie al Superbonus, sono oramai oltre 1,3 milioni le famiglie allacciate ad un impianto fotovoltaico, che da soli arrivano a soddisfare quasi un decimo di tutti i consumi domestici nazionali.
M.P.Jacobs--CPN