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Saras, ricavi in crescita a 5,9 miliardi nel primo semestre
M. Moratti, prospettiva più cauta a fine anno, confermate stime
Saras ha chiuso il primo semestre dell'anno con ricavi in crescita del 9% a 5,9 miliardi, a seguito "sia dei volumi di produzione - spiega il gruppo - sia delle mutate condizioni di scenario". Le lavorazioni di raffineria sono salite da 44,4 a 47,3 milioni di barili e la produzione di energia elettrica non rinnovabile è cresciuta da 1.608 a 2.104 GWh. L'aumento dei prezzi dei principali prodotti petroliferi invece "ha prevalso sul calo del prezzo di vendita dell'energia elettrica". Il prezzo medio del gasolio è salito da 772 a 793 dollari a tonnellata e quello della benzina a da 832 a 849 dollari, mentre il prezzo dell'energia elettrica (Pun) è sceso da 136 a 93 euro al MWh. In calo del 2% a 275,2 milioni il margine operativo lordo e dell'8% a 288,5 milioni quello comparabile, mentre il risultato netto è sceso dell'11% a 108,7 milioni e quello comparabile del 9% a 126,6 milioni. "Il primo semestre - commenta il presidente Massimo Moratti - si è concluso con solidi risultati, grazie ad uno scenario positivo e crack superiori alle medie storiche per tutti i principali prodotti, sebbene a livelli inferiori rispetto al primo semestre del 2023". "Per la seconda metà dell'anno - spiega - assumiamo una prospettiva più cauta, in quanto le principali fonti internazionali di mercato indicano margini di raffinazione in flessione, per via di un andamento macroeconomico poco brillante e dell'avviamento produttivo di alcune grandi raffinerie al di fuori dei confini europei". "Nonostante ciò - sottolinea - la qualità del sito industriale di Sarroch (Cagliari) e le iniziative in corso per il miglioramento continuo, ci consentono di confermare le indicazioni precedentemente fornite sulla marginalità e sulla posizione finanziaria netta".
U.Ndiaye--CPN