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Elettricità Futura, TU rinnovabili complica, non semplifica
(vedi 'Testo unico per le rinnovabili domani...' delle 15:09)
"Con grande preoccupazione abbiamo appreso che la bozza del decreto legislativo sui regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (da molti chiamato Testo Unico delle rinnovabili), anziché semplificare e accelerare il rilascio delle autorizzazioni, come imporrebbe la delega del Parlamento, introduce nuove barriere e rallentamenti allo sviluppo delle energie rinnovabili". Lo scrive in una nota Elettricità Futura, l'associazione delle imprese elettriche italiane. "La normativa nazionale attualmente in vigore - si legge nel comunicato - consente di ammodernare e potenziare gli impianti rinnovabili già installati senza ulteriori autorizzazioni anche in presenza di vincoli paesaggistici, proprio perché si tratta di impianti esistenti e che quindi avevano già ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Mentre la bozza di Decreto prevede che anche per questi progetti si debba chiedere una nuova autorizzazione, introducendo inutili costi e lungaggini burocratiche". "Dopo il Dl Agricoltura - scrive ancora Elettricità Futura -, che ha vietato i nuovi impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, e il Dm Aree Idonee, che rischia di rendere quasi tutto il territorio non idoneo alle rinnovabili, ora sono minacciati anche i progetti di ammodernamento e potenziamento degli impianti esistenti che non occupano nuovo suolo. In assenza di modifiche, questo Decreto impedirebbe il raggiungimento degli obiettivi del Dm Aree Idonee, del Piano Nazionale Integrato Energia Clima (Pniec) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). "Non c'è alcun dubbio che in Italia sia diventato impossibile realizzare gli impianti necessari per raggiungere gli obiettivi al 2030 ed evitare di incorrere in pesanti sanzioni europee -, dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura -. Persino gli atti di semplificazione come questo Decreto diventano occasioni per complicare ancora di più il quadro normativo".
M.Anderson--CPN