- 'Stop bombe in Libano', presidio a Roma davanti Pantheon
- Parolin all'Onu, anche in guerra rispettare diritto umanitario
- Miele, campagna di Masaf e Ismea promuove la qualità italiana
- Manifestazione a Milano, un minuto di silenzio per Nasrallah
- Grimaldi (Unirec),con direttiva Npl mercato più fluido
- Tajani, Israele garantirà la sicurezza dei nostri militari
- Giorgetti, Psb non dimentica nessuno, focus pensioni-sanità
- L'Upb valida le stime Psb, dubbi sulla crescita del 2026
- Via oggi al nuovo codice contro il telemarketing selvaggio
- Hezbollah conferma, Nasrallah è morto
- Palazzo Chigi, per gli italiani in Libano situazione non cambia
- ++ Urso, 'spero di chiudere l'operazione Ilva in un anno' ++
- Khamenei, tutti i musulmani si schierino con Hezbollah
- G7 Agricoltura, adottato il comunicato finale
- Mattarella, ricette semplicistiche sul clima adatte a imbonitori
- ++ Bimba ingerisce droga, padre arrestato per stupefacenti ++
- Petrini, grandi piatti della tradizione italiana fatti da donne
- Mattarella, sul clima ritardi funesti, ora progressi decisivi
- Mattarella, inadeguati nell'affrontare i cambiamenti climatici
- Meloni, Italia che cresce è merito del tessuto produttivo
- Renzi, in Liguria rottura definitiva
- Vivendi, le quote Tim e Mfe a garanzia ma mantiene 'mani libere'
- Meloni, governo risponde a voglia protagonismo del Sud
- Pezeshkian, attacco israeliano a Beirut è crimine di guerra
- Mattarella ricorda Mastroianni,icona per suo contributo all'arte
- Idf, 'nuovi attacchi a Beirut dopo missili dal Libano
- Media, Israele intende intensificare attacchi a Beirut
- Il 17enne di Viadana: 'Volevo sapere che si prova a uccidere'
- Helene, il bilancio dei morti in Usa sale a oltre 45
- Al via l'addestramento per le nuove riserve degli astronauti Esa
- Volkswagen taglia ancora le previsioni sul 2024
- Scontro sull'algoritmo anti-disinformazione di Facebook
- Fonte vicina ad Hezbollah, 'Nasrallah sta bene'
- Landini, a ottobre parte mobilitazione, non è che l'inizio
- Governatore della Georgia, 11 morti travolti da Helene
- Il prezzo del gas termina in leggera crescita a 38,1 euro
- Lazza vola in testa alla hit parade con Locura
- Borsa: a Milano vola Moncler, in luce Stm e Stellantis
- Barbara Berlusconi, amareggia la scelta di Sala su Malpensa
- Lo spread Btp-Bund chiude in salita a 131,6 punti base
- Folgiero, nostro target è assumere 1000 persone quest'anno
- Cingolani, cambiamenti sono rapidi, non c'è tempo da perdere
- Borsa: l'Europa termina positiva, Francoforte +1,22%
- Borsa: Milano chiude in rialzo, +0,92%
- Marte,l'atmosfera perduta potrebbe essere intrappolata nel suolo
- Raid israeliani contro roccaforte Hezbollah a Beirut
- Bollette luce, +8,8% nell'ultimo trimestre per i vulnerabili
- Idf, 'nuovi attacchi contro obiettivi Hezbollah in Libano'
- Edizione record per la Tech Week, oltre 20.000 persone alle Ogr
- Zelensky, con Trump visione comune sullo stop alla guerra
La migrazione dei pianeti giganti raccontata dai meteoriti
Avvenuta quando il Sistema solare aveva 60-100 milioni di anni
I pianeti giganti del Sistema Solare (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) sono migrati nelle loro attuali orbite tra 60 e 100 milioni di anni dopo la nascita del nostro sistema planetario, nello stesso periodo in cui si è formata la Luna: lo dimostra la composizione chimica di rari meteoriti che derivano dall'antica famiglia di asteroidi Athor. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Science dal gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'astronomo italiano Alessandro Morbidelli, che lavora presso l'Osservatorio della Costa Azzurra a Nizza. I pianeti giganti si sono formati più vicini al Sole di quanto lo siano ora e sono migrati nella loro attuale configurazione durante un periodo di instabilità orbitale. Studi precedenti hanno suggerito che questo periodo si sarebbe verificato al massimo entro i primi 100 milioni di anni del Sistema Solare. Per definire meglio la tempistica della migrazione, i ricercatori hanno esaminato la famiglia di asteroidi Athor, generati circa 3 miliardi di anni fa dalla rottura di un antico asteroide progenitore. La loro composizione chimica, studiata grazie ai telescopi, è risultata in linea con quella di rari meteoriti trovati sulla Terra, le cosiddette condriti di tipo E. Questa corrispondenza ha suggerito che attraverso l'analisi degli isotopi presenti nei meteoriti sarebbe stato possibile ricostruire la storia dell'asteroide progenitore. I ricercatori dell'Università di Heidelberg nel 2022 avevano già stabilito che il progenitore di Athor si era cristallizzato 2 milioni di anni dopo la formazione del Sole ed era rimasto indisturbato per almeno 60 milioni di anni, quando poi sarebbero iniziate le turbolenze che hanno determinato violente collisioni, fratture e spostamenti orbitali. Questo limite dei 60 milioni di anni ha catturato l'attenzione di Morbidelli, che vent'anni fa aveva già lavorato su alcuni modelli della migrazione dei pianeti giganti. "Molto probabilmente, i pianeti giganti sono diventati instabili in quel momento", afferma l'astronomo. E infatti, quando Morbidelli e i suoi collaboratori hanno elaborato cinque diversi modelli per l'evoluzione del Sistema Solare nel nuovo studio, "i numeri corrispondevano quasi per miracolo". I risultati sembrano in linea con altri studi precedenti, ma non sono ancora sufficienti per considerare chiusa la questione: un'altra ricerca dalla Johns Hopkins University, condivisa su arXiv e sottoposta a revisione dalla rivista Nature Astronomy, suggerisce che l'instabilità orbitale potrebbe essere iniziata anche prima, appena 11 milioni di anni dopo la formazione del Sistema solare.
M.Mendoza--CPN