- Borsa: Tokyo, apertura in leggero rialzo (+0,26%)
- Media, 'due giornalisti uccisi ad Haiti'
- I cristiani di Gaza pregano per fine di 'morte e distruzione'
- Il Papa, alziamo la voce, la speranza non è quieto vivere
- Incidente sul lavoro a Milano, morto un operaio
- La Danimarca stanzia 2 mld di euro per difendere la Groenlandia
- Il Papa apre la Porta Santa, al via il Giubileo
- Ankara, 25 mila siriani tornati a casa dopo la caduta di Assad
- Non serve l'energia oscura per spiegare l'espansione del cosmo
- Notre-Dame a Parigi ospita le prime messe di Natale dopo il rogo
- Kiev, la Russia ha colpito Kryvyi Rih, almeno un morto
- L'ominide Lucy in 3D svela come siamo diventati buoni corridori
- Blitz contro una organizzazione jihadista, a capo una donna
- ++ La Lega a Ferrara chiude alle forze neofasciste ++
- Per i soccorritori Natale in ostello sul Gran Sasso
- Nuova eruzione del vulcano Kilauea alle Hawaii
- Groenlandia, ghiaccio perso pari al secondo lago del mondo
- Consiglio Supremo cyberspazio Iran revoca il divieto di WhatsApp
- Al cinema a Natale, da Cortina Express a Le occasioni dell'amore
- Presidente moldava filo-Ue, noi dalla parte giusta della storia
- Tensione a Maputo alla vigilia di Natale dopo le manifestazioni
- Trovata l'intesa sullo scioglimento dei gruppi armati in Siria
- Scontri di confine tra le milizie di Etiopia e Somalia
- Wp, 'Biden valuta nuove sanzioni contro la Russia'
- Danza metal natalizia dei motori del razzo Starship
- Zelensky, per le élite russe i nostri bambini sono giocattoli
- Borsa: l'Europa chiude in leggero aumento, Londra +0,4%
- Fontana, un Natale di speranza porti impegno per la pace
- La Russa, un sincero augurio di pace e speranza
- Auguri di Meloni agli italiani, costruiamo insieme Italia forte
- Cervello, la lettura modella due regioni dell'emisfero sinistro
- Rfi, potenziamento infrastrutturale linea Venezia-Trieste
- Cremlino, è Kiev che non vuole colloqui di pace
- L'Amerigo Vespucci ad Abu Dhabi, al via la tappa di Natale
- Il cervello è a velocità limitata, a rischio il sogno di Musk
- Ong Usa, 'Austin Tice scomparso in Siria è ancora vivo'
- In Russia un americano condannato a 15 anni per 'spionaggio'
- Nuovi presidi dei lavoratori in appalto per consegne Esselunga
- Natale: Confesercenti, 3,5 miliardi per sedersi a tavola
- Inps,bando per 781 assunzioni psicologi e assistenti sociali
- Confartigianato, 'legge pmi passo importante per competitività'
- Scoperto un nuovo tipo di esplosione stellare, la millinova
- Borsa: l'Europa prosegue in lieve crescita, gas in rialzo
- Si assottigliano poco sopra il 75% le scorte di gas in Europa
- Per Natale e Capodanno 17 milioni in viaggio, il 60% in Italia
- Gme, prezzo gas in Italia in rialzo a 46,66 euro al MWh
- Borsa: l'Europa parte in leggera crescita, Londra +0,3%
- Il gas parte in lieve rialzo (+0,5%) a 45,7 euro al Megawattora
- Borsa: l'Asia chiude in tenuta, bene Hong Kong e la Cina
- Alpinisti dispersi; soccorritori bloccati a Campo Imperatore
A selezionare il caffè arabica fu la natura, non l'uomo
Oltre 600mila anni fa, lo indicano le analisi genetiche
A portare alla nascita della più diffusa varietà di caffè, l'arabica circa 600mila anni fa, fu l'evoluzione naturale e non una selezione umana: è uno degli aspetti che emerge dalla più dettagliata ricostruzione della storia del caffè. Lo riporta uno studio internazione su Nature Genetics, che ha usato avanzate tecniche di analisi genetica, guidato da ricercatori dell'Università di Buffalo negli Stati Uniti, di Singapore e del Centro ricerche Nestlé. Il caffè è in assoluto una delle bevande più diffuse del pianeta, si stima che se ne consumino ogni anno all'incirca 10 miliardi di chili ma la varietà genetica delle tipologie più diffuse, in particolare 'arabica' (che da sola rappresenta il 60% della produzione mondiale) e 'robusta', è piuttosto limitata. Analizzando il genoma di 39 varietà della specie Coffea arabica, tra cui il Dna di una pianta raccolta nel XVIII secolo dal naturalista svedese Carl Linnaeus, i ricercatori hanno ora determinato che la specie arabica si sarebbe sviluppata per la prima volta oltre 600.000 anni fa (ben prima delle prime coltivazioni umane) nelle foreste dell'Etiopia attraverso l'accoppiamento naturale tra altre due specie di caffè, e che a causa dei cambiamenti climatici avrebbe avuto periodi alterni di diffusione. A differenza di altre colture le attuali piante di caffè mostrano una scarsa varietà e hanno mantenuto quasi intatte le caratteristiche delle piante più antiche presenti in natura decine di migliaia di anni fa, e attraverso i modelli informatici è stato possibile ricostruire la storia di alcune varietà, come i meccanismi che hanno portato, appena pochi secoli fa alle varietà oggi diffuse in Asia. Lo studio ha anche messo in luce la bassa diversità genetica esistente tra le piante di Arabica, la cui popolazione effettiva è stimata tra 10 e 50mila individui: una caratteristica che le rende molto vulnerabili alla distruzione con l'eventuale comparsa di nuovi patogeni. Secondo gli autori, l'ibridazione con specie più resistenti, come la robusta e altre asiatiche, potrebbe aiutare a aumentare la resistenza a eventuali pericoli.
M.P.Jacobs--CPN