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La Via Lattea ha il 50% di possibilità di evitare lo scontro
Almeno per i prossimi 8 miliardi di anni con la vicina Andromeda
Il destino della Via Lattea non è così certo come ritenuto finora: potrebbe avere il 50% di possibilità di evitare lo scontro cosmico con la sua vicina, la galassia Andromeda, almeno per i prossimi 8 miliardi di anni. Lo indicano nuove simulazioni pubblicate in anteprima su arXiv, piattaforma che accoglie articoli non ancora sottoposti al vaglio della comunità scientifica, effettuate da un gruppo di ricercatori guidato dall'Università finlandese di Helsinki. A far pendere l'ago della bilancia sarebbe l'interazione con le altre grandi galassie dell'universo locale, che potrebbero modificare la direzione delle due in rotta di collisione in misura sufficiente da sfuggire alla fusione. Sin dal 1912 è noto che Andromeda, distante circa 2,5 milioni di anni luce, si sta dirigendo verso la nostra galassia, e uno studio del 2008, pubblicato sui Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, indicava una collisione inevitabile nei prossimi 5 miliardi di anni. Queste stime, tuttavia, restano incerte, a causa della difficoltà nel valutare con precisione la massa e la velocità della Via Lattea e dell'altra galassia. I ricercatori guidati da Till Sawala hanno, quindi, utilizzato le stime più recenti e accurate disponibili per effettuare nuove simulazioni. Tenendo in considerazione solo le due galassie protagoniste, Via Lattea e Andromeda, lo scontro avviene in poco meno della metà dei casi. Includendo l'effetto della Galassia del Triangolo, l'altra grande spirale situata nelle relative vicinanze, la probabilità di fusione aumenta a circa 2 casi su 3, mentre aggiungendo alla simulazione anche la Grande Nube di Magellano, una galassia nana satellite della nostra, le chance di eludere la collisione ritornano al 50%. Gli autori dello studio affermano che i prossimi dati rilasciati da Gaia, il telescopio spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea impegnato a realizzare la più grande mappa 3D delle stelle della Via Lattea e delle sue vicine, permetteranno di ottenere stime più accurate.
A.Samuel--CPN